“[…] vede Loredana, sono venuta da lei perché questo è un momento particolarmente felice per me, il lavoro va bene, i figli non mi danno particolari pensieri, con mio marito dopo la separazione abbiamo raggiunto un buon equilibrio […] tuttavia, sento che comunque potrei fare di più o meglio non so bene, nel lavoro, così come nella nuova relazione sentimentale che ho oggi. A volte penso che potrei raggiungere ancora di più […]”.
Questo è un caso che spezza la falsa credenza: “chi va dallo psicologo, è perché non ci sta con la testa, è un debole, non è stato abituato a cavarsela da solo”.
La signora G. vive un momento di particolare serenità, nessuno si aspetterebbe che possa recarsi dallo psicologo poiché “non sta male!”.
Sentire di poter avere qualcosa di più di quanto non si abbia già, non è sempre sinonimo, di insoddisfazione, di tristezza, di stallo.
La signora G. è tutt’altro che insoddisfatta, da quanto emerge durante il colloquio. Quello che esprime, è il desiderio di comprendere quali siano le risorse che ancora non sta utilizzando di sé, come mettere in campo le stesse perché il suo momento possa meritare ancora più serenità.
Non si “siede” sugli allori, percepisce che ha altre energie da investire in quello che fa, e che ha. Non vuole lasciare nulla “indietro” (termine da lei utilizzato).
È un bell’esempio di consapevolezza del proprio stato interno. Il suo volere – il percorso fatto insieme lo ha dimostrato – di più, non equivale a negativa bramosia di “possedere il meglio”, o mania di “perfezionismo”.
G. vuole semplicemente comprendere cosa e se c’è qualcosa di lei ancora inesplorato che possa portarla a migliorare e migliorarsi. La serenità non è un traguardo, è un cammino e la signora G., vuole andare avanti, non fermarsi.
È stato un piacevolissimo percorso quello fatto con la signora G., ho sentito in me l’anima di vera esploratrice appagata, meglio una vera e propria tecnica della “radiografia dell’anima”.
La splendida collaborazione di G., vera protagonista del suo cambiamento, ha confermato ancora di più – non smetterò mai di ricordarlo a chi si affida a me: “siamo meravigliose creature con infinite risorse, bisogna crederci!”.
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