Oggi in ambito sportivo, professionale tanto si sente parlare di preparazione, o, allenamento mentale.  Cos’è la preparazione mentale? Velocemente e in modo semplice sintetizzo alcune informazioni di base.

La preparazione mentale è un area di specializzazione della Psicologia dello Sport, ovvero una parte che non si lega per forza ad aspetti teorici o approcci psicoterapeutici, ma, assume un aspetto altamente pragmatico andando a lavorare sul “come” e non sull’ “essere” dell’individuo.

La preparazione mentale si muove dentro l’aspetto comportamentale, nell’ambito dei pensieri, delle aspettative, delle credenze, delle emozioni dell’individuo e, personalmente, aggiungo nell’area della comunicazione inter e intrapersonale.  Utilizza tecniche che quale fine hanno l’ottimizzazione delle risorse dell’individuo o della squadra, o dello staff, del team aziendale.

È normale e sistematico pensare all’allenamento fisico, pensare a come potenziare i muscoli, migliorare l’esplosività, la coordinazione; altrettanto però non è automatico pensare ad allenare il cervello, la mente. Automatico non è pensare che noi utilizziamo concentrazione, emozione, attenzione, elaboriamo messaggi.

La preparazione mentale migliora il senso di autoefficacia, la stabilità delle emozioni, la gestione di stati d’animo invalidanti, aiuta recuperi dopo “stop” forzati, consente la migliore espressione di abilità mentali poco utilizzate, modifica la comunicazione interiore ed esteriore. La preparazione mentale è anche un intervento preventivo, dove ad esempio la consapevolezza di presenza di talento può interferire con la crescita personale e sportiva.

Alcuni dicono di praticare sport come se fosse un vero e proprio lavoro, altri perché è come una ricerca continua di sfida con se stessi, altri perché è il divertimento in cui trovare alte gratificazioni, altri perché rappresenta la via per eccellenza per cercare la forma fisica ottimale e dunque il proprio benessere mentale e fisico.

La preparazione mentale si lega a tutte queste motivazioni.  Accompagna l’atleta di massimo livello, segue chi gareggia semplicemente per dare risposta al suo impegno, affianca chi intraprendere percorsi di cambiamenti fisici, e, entra anche nella dimensione lavorativa vera e propria. Un manager, un professionista, un insegnante, se sa come guidare al meglio la sua mente sa anche che può raggiungere tutto quanto alla sua portata e … anche di più!

Cosa fa il preparatore mentale?

Utilizza tecniche per ottimizzare le risorsa dell’individuo o squadra. Il preparatore mentale NON promette la vittoria, (diffidate da chi dice questo!), bensì trasmette all’atleta, al manager, alla squadra strumenti per migliorare proprie abilità, i comportamenti, la comunicazione. Questi miglioramenti conducono ad un cambiamento positivo della performance che in sé è già una vittoria!

Il preparatore mentale accompagna a comprendere la differenza tra chi pensa e fa e chi vorrebbe fare e non fa, cosa cambia, qual è la differenza; e, ancora, cosa sono e che differenza c’è tra una convinzione, considerazione, credenza o condizione?

Il preparatore mentale NON somministra test di natura psicologica o comunque legati ad essa, NON interviene in un disagio psichico, NON utilizza osservazioni di tipo cliniche, NON fa interpretazioni a meno che non esplicitamente concordati inizialmente e SOLO in possesso dei corretti requisiti professionali (psicologo o psicoterapeuta).

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#comunicareinsieme
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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.