“Sei una persona di successo …. sei un leader … ce la fai … tu vali …!”
Eccoli qua i ridondanti slogan che si ripetono ai meeting, ai leadership champ learning, ai corsi motivazionali, ai corsi di coaching. Parole che muovono emozioni interne e che ci rendono i seguaci perfetti di abili “incantatori”. Sono bravi! Dicono proprio quello che vogliamo sentirci dire in quel momento, diventano la nostra “Bibbia”.
Due soli giorni in loro compagnia, e, sì, abbiamo capito tutto! Da domani tutto cambia!
Si rientra a casa, tutto va benissimo, energia a go go, tutto un sorriso, la vita sembra rivoluzionarsi, la nostra professione le nostre relazioni migliorano, il quaderno dei si e dei no funziona! Tutto bello, tutto una figata per usare l’espressione comune di oggi.
Passano poi i giorni, le prime “rogne” quotidiane tornano a disturbare, un progetto stenta a partire, un litigio con il compagno o collega, una discussione in casa e, lentamente si spegne l’effervescenza, quell’iniezione di carica di autoconvinzione che sembrava la soluzione di tutto lascia il posto al nostro “vero” umore, torna l’insoddisfazione generale che ci avvolgeva prima e che è stata semplicemente coperta con belle e abili parole.
Torniamo in men che non si dica ad indossare la maschera del “sto bene, non ho nulla!” perché in fondo a pensarci bene, non è poi così male, mostriamo agli altri quello che vogliamo, possiamo tener ben nascosto il nostro malessere.
Peccato però che aver assaporato quella sensazione di esser “nuovi” adesso renda più difficile sopportare e accettare il nostro malessere. E allora? Via….partiamo nuovamente, altro week end, altri soldi spesi per sentirci dire quello che vogliamo sentirci dire! Per poter rivivere giorni positivi.
E il giro vizioso ha inizio. Senza quei giorni senza quei messaggi non possiamo stare, non sentiamo progressi. Cosa evidenziare a voi, cari, che leggete?
Non sto sotto stimando o demonizzando i tanti motivatori che vanno in giro per il mondo a passare messaggi positivi, certo che no, tuttavia vorrei richiamare la vostra attenzione su una questione importante. Chi sono queste persone? Siete certi che abbiano il titolo per “lavorare” (perché questo è quello che fanno) sulla vostra pelle? Vi fareste mai operare, affidereste il vostro corpo ad uno che non è chirurgo?
Molti di questi guru motivatori cambiano colore alle pareti della vostra casa quando sotto ci sono muri deboli fragili da riparare e a cui prestare attenzione. Se ci sono crepe a rischio, la tinta potrebbe provocare un rigonfiamento e provocare più danno di prima. Cambiare la tinta non significa aver “guarito” i muri!
Non è possibile modificare il vostro comportamento se non si lavora sul vostro atteggiamento interiore, se non si raggiungono quei cassetti chiusi da tempo che, solo chi possiede strumenti giusti e sicuri, può farvi aprire.
Dobbiamo cambiare pelle, non solo il vestito, che indossiamo perché questo prima o poi lo dovremmo cambiare e allora ritroveremo sotto quello che pensavamo di aver modificato e perso per sempre. Informatevi, chiedete…ci sono persone professionalmente qualificate e autorizzate a tenervi per mano e a guidarvi verso quel benessere generale che desiderate ritrovare, abbiate cura di voi amatevi, non accontentatevi di pochi giorni di spensieratezza o carica, cercate il meglio per voi perché lo meritate!
Cercate il benessere, quello vero, quello che qualcuno può disturbare ma che nessuno può più togliervi, cercate il meglio per voi perché voi siete il capolavoro della vostra vita, e un capolavoro va custodito, protetto e amato.
Allegerire il vostro oggi con qualche spinta leggera va bene, credere ai percorsi semplici, brevi, immediati molto meno. Il mondo non è stato creato in un giorno.