“Credere in noi stessi non ci assicura il successo, ma non credere ci assicura il fallimento” (Bandura)
I bambini sono creature dalle mille potenzialità, sono puri, autentici, parlano come pensano e pensano come sentono. I bambini non hanno filtri, le loro menti sono un vulcano in attività, creano distruggono e ricreano non curandosi di quanto la vita potrà loro confermare oppure no, fanno!
Credono in loro stessi nel momento in cui iniziano a camminare a dire le prime parole a relazionarsi con altri, smettono di credere quando l’adulto pone loro dei freni. Smettono di credere quando l’adulto trasferisce su di loro propri lontani passati dubbi e paure.
Proteggere il bambino non è nè avvolgerlo in una calda coperta perchè non senta mai l’aria nè lasciarlo correre sulla sabbia ardente perchè impari il dolore. Proteggere è dargli la possibilità di vedersi grande nel suo piccolo mondo, è dare lui la possibilità di costruirsi i suoi “ma” e i suoi “chissà” senza suggerire risposte non sue. Proteggere è lasciare che si metta in “pausa”, perchè la pausa non è per forza uno spreco di tempo, può essere il momento in cui il bambino si ascolta e si apprezza e crede in se stesso, lui sa che da lì a breve inventerà costruirà creerà.
Se crede può anche darsi che non arrivi a costruire tutto quello che ha pensato, ma di certo non si fermerà prima di averci provato.
Dr.ssa Loredana Borgogno