Una telefonata, una domanda, riflettendo:
“Perché Loredana, un “no” silenzioso, è così doloroso?”.

“Sai S. penso che tu possa soffermarti sulla tua serietà, prima di ogni altra cosa. Non su quella degli altri.

Nel percorso professionale si incontrano tante persone e tutte con obiettivi e comportamenti diversi.
La differenza la puoi fare tu.

I nostri genitori ci hanno insegnato ad esser coerenti, oneste, rispettose, non solo del tempo e del lavoro altrui, ma anche, e soprattutto, dei nostri valori e sentimenti. […]

Dopo anni che osservo il mondo del lavoro, cara S. , dopo tanti no, come donna, come atleta, come essere umano con proprie forze e debolezze, ho imparato che quello che non arriva, è molto probabile che non debba fare parte di noi.
Come se per ogni cosa ci sia un tempo e un suo perché.

Non li puoi fermare i no, come non posso farlo io, possiamo gioire dei si è di quanto riusciamo a raggiungere.

Non è semplice, si soffre S., tuttavia altro ci sarà e verrà. […] Il tuo, il nostro obiettivo, è, continuare ad essere quelle che siamo.

Troveremo chi promette, chi fa volare parole per il gusto di illudere. Resteremo per volte ancora a mani vuote così come altre volte, riusciremo ad arrivare.

Capiterà S., che farai un passo indietro, facendoti bloccare dalle delusioni, dalla rabbia o tristezza, l’importante sarà per te, riprendere al più presto il cammino.

Cambia strada e dimentica le temporanee fermate. […] Comprendo S. il tuo dolore per un no. Persone chiedono disponibilità, prospettano collaborazioni, programmano, promettono, e poi, il nulla […]

Ti lasciano in sospeso, tu, io e chissà quanti altri, cadiamo così nella trappola del: “perché un no?”.

Oggi si risolve, o si pensa di risolvere, rivolgendosi a professionisti esperti di “strategie” per catturare l’attenzione delle persone con messaggi subliminali.

Ed è così, perché la società porta come essenziale questa soluzione, questa strada.

Eppure se ci pensi cara S., da sempre, ogni mercato, alla fine funziona solo per passa parola, per esperienza diretta, per e sulla “fiducia e serietà”.

Un alimento lo mangi perché è buono, perché qualcuno te lo ha consigliato in prima persona. Forse non è il prodotto preferito dalla massa, ma lo scegli comunque e lo consigli a tua volta.

Una ricetta la provi perché altri l’hanno fatta prima di te.
Da sempre è così. Senza tanti “cartelloni” esposti.
Abbi fede e pazienza, anche tu arriverai.

E te lo dico io che, come te, nuoto in un oceano dove migliaia di specie differenti di professionisti nuotano […].

Sarebbe meno complicato se fossimo pochi e più facili da “adocchiare”, tuttavia, a me per esempio, piace pensare che arriverà quanto deve arrivare. Sarò pronta ad accogliere.

Il nostro tempo S. è prezioso, non rimuginare, è capitato e capiterà di perdere occasioni. Se ti fermi farai parte della massa, se invece, accettata la tristezza del momento, riparti, renderai preziosi i minuti, le ore, i giorni della tua vita […] continuerai ad essere onesta, e, questo nel tempo ti premierà.

Un no fa male, certo, tuttavia è molto più importante che tu non perda di vista il tuo valore e la persona che sei.
Ci sentiamo un abbraccio.”

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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.