“Dr..ssa perché progetto qualcosa che desidero FARE e, immancabilmente va storto, possibile che quello che SONO oggi per colpa del mio passato, ci metta SEMPRE lo zampino?”.

Non di rado capita che pazienti/clienti chiedano e cerchino nel passato la loro risposta. Oggi è quasi scontato pensare che debba esser così.
Pensiero lineare: SONO e parto dal punto A dunque SONO e arrivo al punto B.
Ammetto, non sarei altrimenti vera, che spesso la risposta può effettivamente trovarsi proprio là, in quel ieri vissuto secondo imprinting appresi.
Tuttavia, chiedo: “Come mai non pensare che può essere il come si FANNO le cose qui e oggi che non funziona e, non il come si “È”? Come mai non chiedersi se c’è un modo di AGIRE oggi alternativo che ci aiuti nel qui ed ora?”.

Intendo dire che non tutto è lineare, anzi, predomina circolarità di azioni eventi risposte nella vita.
Non esiste solo “è colpa” di quello che siamo stati ieri. Non sempre è cosi determinante (ovviamente un professionista ha strumenti per valutare) pensare che siccome “ieri ho imparato questo, oggi per forza è solo così che posso fare”.
Il nostro passato è parte di noi, è il “luogo” dal quale proveniamo, ma è anche vero che per camminare da A verso B tanto abbiamo vissuto, tante le esperienze fatte, quindi crescita, quindi cambiamento.

“Come mai è più veloce pensare che è l’ESSERE di ieri a tenerci legati ad errori e, non è altrettanto possibile pensare che sfugge a noi oggi la consapevolezza che possiamo fare le cose in modo differente?”.
In molti casi semplicemente non siamo sufficientemente attenti o focalizzati sul nostro obiettivo, quindi distrazioni allontanano dallo stesso.
In altri casi potrebbe non essere quello che realmente desideriamo quindi facciamo senza “fare”, in altri ancora preferiamo dirci “sono fatt* così…” per poi lamentarci.

A volte ci si ferma a dare colpe ad altri e soprattutto ci si crogiola nel giudicarsi, cosi c è un motivo per stare fermi e poi ripetere lo schema “conosciuto, comodo” da A a B.
Altre volte non si pianificano tutti i passaggi: penso scrivo progetto produco verifico correggo realizzo.
Si dimentica che se c è un problema oggi, significa anche che c’è una soluzione nel qui ed ora (non mi addentro e non scendo in questo specifico contesto nell’argomentare sulle “soluzioni” non dipendenti dalla nostra umana possibilità).

Quindi un primo passo verso la soluzione può essere accettare che non SIAMO solo quelli di “ieri” bensì siamo anche quelli di OGGI e facciamo diversamente da ieri.
Come ho risposto?

“Lei oggi è qui e parla con me come se fosse ancora quel* bambin* di ieri, che ancora non ha vissuto. Va bene può farlo se lo desidera e lo sente, tuttavia non dimentichi che qui ed ora io parlo con lei, che è una persona adulta che vive e affronta nuove esperienze e che ha nuove capacità. Quello che ha vissuto ieri è là. Oggi qui c’è il presente che è cambiato, perché lei è cambiato. Dunque insieme troviamo la soluzione qui oggi e non là ed allora”.
Nel caso specifico a cui si fa riferimento, il nodo da sciogliere era “COME scegliere che cosa fare”.
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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.