Paonazzo.
Lo conosciamo come il colore dell’imbarazzo. È un colore che si avvicina più al viola che al rosso e, legandosi all imbarazzo proietta l’immagine di noi in preda ad una situazione di disagio.
Il paonazzo è anche il colore del senso di colpa, dell’ansia, della rabbia. C’è la vergogna per qualcosa che si è fatto, detto o non fatto o detto. C è ansia nel voler dire o c è la rabbia trattenuta.
Poi c’è il paonazzo della donna adulta, che impara a convivere con questo colore quando chiude il tempo della fertilità. Una convivenza che se pur data da un processo naturale, … imbarazza e a volte isola.
A parte quest’ultimo caso di natura più fisiologica, quando arriva il colore paonazzo, sappiamo bene che tutto è da ricercare in una emozione, intensa, forte che ci controlla.
Cosa si fa solitamente per gestire questo? Cosa si fa per evitare senso di colpa imbarazzo rabbia..?
Si razionalizza tutto. Si porta la mente a pensare a qualcosa di diverso, qualcosa che è al di fuori di quanto stiamo vivendo o dicendo in quel preciso istante. Si lavora dunque sul pensiero.
Le emozioni non si possono bloccare, dunque noi tutti le evitiamo concentrandoci sul bloccare i pensieri.
Le emozioni però sono anche il nostro inconscio, e l inconscio come diceva Jung, insieme al conscio, il pensiero, è parte di noi e del nostro vivere e non viaggia su binari separati. Un treno non può correre su un solo binario. È illusione.
La cosa migliore che possiamo fare, è quindi riconoscere il nostro inconscio, accettare l emozione comprenderla, leggere quella parte che sta sotto e che esce … con e nel paonazzo. L’armonia, il dialogo aperto tra il pensiero e l emozione… spegnerà il paonazzo.
Loredana