“….puoi scegliere se fermarti o cominciare a camminare …è tempo di uscire dalle ombre è tempo per te di scegliere…insieme a te ci sono io.. sono sempre stato qui.. adesso gioca il tuo gioco quello che solo tu sei destinato a giocare…sei pronto…il momento è ora…” (La leggenda di Bagger Vance).
Non trovo parole migliori per introdurre la forza del judo.
Quando ci si avvicina ad una disciplina come il judo ci si avvicina ad uno stile di vita, si apprende una filosofia di vita, si ha uno strumento per imparare a conoscere se stessi e tutto ciò che ci circonda. Indirizzare un bambino al judo quando è negli anni più importanti del suo processo evolutivo, significa portarlo ad incontrare e conoscere i suoi istinti, dargli l’occasione di imparare a controllare e dirigere i suoi movimenti con schemi precisi guidati da regole e soprattutto permettergli di esprimere la sua energia.
Judo dal di fuori può sembrare una disciplina da combattimento, tuttavia sin dalle sue origini si tramanda come “via della cedevolezza”, ovvero capacità di piegarsi flettersi, adattarsi non come resa, come rinuncia, bensì come capacità di superare l’ostacolo che può trovarsi avanti a noi e ai nostri obiettivi.
Quando le mani vanno ad afferrare il judogi dell’altro, pur non avendo consapevolezza dell’altrui forza, siamo in grado di capirne e sentirne la direzione ed è qui che si “flette, si “cede” per assecondare e superare.
La forza del judo non è usare la nostra forza fisica, è lasciare che le forze dell’altro vadano nella direzione a cui tendono, seguirle assecondarle fino a che basta per poi volgerle a proprio vantaggio. Il bambino impara ad accettare la vittoria di altri, a rispettare il Maestro, il compagno, l’avversario. Judo è corpo, judo è mente, judo è emozione.
Il corpo accresce in forza in elasticità in esplosività in efficienza cardiaca in capacità di recupero. La mente accresce in capacità di autocontrollo, migliora la capacità di reazione e prontezza nei gesti, di equilibrio e percezione spazio temporale. Le emozioni incrementano sicurezza di sé, autostima, si socializza, si collabora, si condivide, si sperimenta fiducia amicizia.
Il judo è il compagno di vita che ti insegna quando e come attraversare la strada senza timori, che ti insegna a stringere la mano a chi ti lascia un insegnamento, che ti insegna a sederti quando sei stanco e a rialzarti quando cadi. Judo è assaporare la felicità per aver compreso un limite e saperne fare una forza.
Judo è cominciare a camminare da soli non dimenticando però che è insieme agli altri che andremo lontano.