Un brevissimo accenno alla consapevolezza è stato proposto tempo addietro. Approfondiamo maggiormente questo argomento, perché, proprio questa componente contribuisce a condurre la persona verso una psicologia vincente. La consapevolezza è una fonte di energia che alimenta l’affermazione della nostra sicurezza interiore e la nostra capacità di essere assertivi.

Definire cosa si desidera fare, cosa si desidera cambiare o raggiungere, comporta prima essere in grado di calarsi a pieno in ciò che accade, ed è in quel dato momento. Un esempio di presenza di consapevolezza è chiedersi: che cosa mi sta accadendo? … di che cosa mi rendo conto? … cosa noto quando …? cosa sento se …? …

Consapevolezza è impegnarsi nel rispondere a queste domande, significa assumersi la responsabilità del proprio vivere e delle proprie azioni. La responsabilità esterna, sappiamo essere fuori dal nostro controllo, orientarsi su di noi significa invece adoperarsi su quanto possiamo controllare, cioè noi stessi. La consapevolezza è essere responsabili del proprio pensiero; è accettare le responsabilità che abbiamo noi in quello che sta accadendo. Rispondere, significa permettersi di tradurre un pensiero di cambiamento in azione concreta. La consapevolezza trova la sua forza nella pratica e nell’applicazione, dunque nell’allenarsi a essere consapevoli.

Agire da consapevoli significa prestare attenzione meticolosamente, di proposito, nel momento presente e senza presunzione. Essere consapevoli significa riconoscere che la vita si svolge di momento in momento, dunque solo per momenti successivi. Se non si è presenti in molti di questi momenti, può accadere che ci sfugga qualcosa di valido per la nostra vita ed, anche, di non “vedere” le reali e concrete capacità presenti in noi. 

Il non essere consapevoli dà ampio spazio ad azioni pensieri e comportamenti automatici. Come diceva Einstein “non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose, citazione alla quale aggiungo “e, a fare gli stessi pensieri”. Questo principio lo applico e lo ritengo essenziale nel lavoro come nello sport come nelle relazioni sociali o famigliari. Se non modifichiamo i pensieri automatici, il nostro agire sarà ad essi collegato e dunque anche i nostri risultati, il nostro vivere. Così procedendo rimaniamo intrappolati in questi pensieri e non avanziamo come potenzialmente potremmo fare. Ci allontaniamo anzi, senza rendercene conto, dalla realtà del momento. La vita è fatta di momenti successivi, dunque, tocca a noi, …momento per momento, non rimanere indietro.

Nel lavoro, in famiglia, nello sport, ci si proietta spesso nel quanto domami sarà o accadrà se … l’attenzione al presente viene meno e, ignari, facciamo e agiamo in virtù di qualcosa che non è in questo momento ma che sarà … forse! Consapevolezza significa vedere le cose come sono adesso e non come sono state ieri o come potrebbero essere se…

La consapevolezza che si migliora e si riscopre con l’allenamento mentale, ci aiuta a riconoscere emozioni come paura, timore, insicurezza, a bloccarle, a gestirle e a comprendere quando le stesse ci ostacolano. La consapevolezza allenata aiuta altrettanto a rispettare e a vivere meglio emozioni positive come la gioia la felicità. Siamo certi di vivere una gioia “a pieno”, come la stessa può realmente essere accolta?

La consapevolezza è impegnarsi anche a non creare differenze tra emozioni ed emozioni. Pensiamo a quando viviamo un dolore, a quando siamo arrabbiati con qualcuno, o per qualcosa che non è andato bene…quanto tempo dedichiamo al dolore, alla rabbia? …quante e quali domande ci facciamo per cercare e darci risposte? Questo accade con uguale intensità e coinvolgimento anche quando c’è una gioia da vivere e di cui esser consapevoli fino in fondo? Onestamente credo, che pochi di noi, oserebbero rispondere positivamente.

Se ci osserviamo con attenzione nella nostra quotidianità, senza giudicarci senza attaccarci o rimproverarci, possiamo comprendere quanto poco siamo consapevoli in momenti che invece meriterebbero la nostra totale presenza. Non serve fare cose pazzesche, la semplicità di fermarsi un attimo, sedersi, entrare nel momento, a volte è più che sufficiente e porta a tanto. Fermarsi un attimo e, passare da “fare” ad “essere”, osserviamo quello che siamo.

Propongo un esercizio. Nei prossimi giorni scegliete un momento, decidete di fermarvi un attimo, entrate nel momento che state vivendo, rivolgetevi domande, ascoltatevi, siate attenti a cosa accade in voi, a cosa cambia, a come vi sentite in quel momento, a cosa provate?

Personalmente lo faccio (mai abbastanza ahimè!), cosa provo? Stupore! Perché, quando mi vedo senza filtri, per come sono in quell’esatto momento, senza condizionamenti del prima del dopo, senza pensieri automatici, … sono molto meglio e di più, di come credevo. È una sensazione che fa tanto bene, soprattutto quando si è nel momento di una prestazione professionale, sportiva o di altra natura. È una pausa che … arricchisce, è una pausa che attiva. Prestate attenzione a voi, vi stupirete nel scoprire quanto siete di più.

Tecnica che torna utile per allenare la consapevolezza è curare la respirazione addominale. Il respiro, controllato ed eseguito correttamente collabora con la mente per fermare e catturare il presente. Non ho avuto un attimo di respiro oggi…è quello che si dice come equivalente di non ha avuto un attimo di tempo per me, dunque non ho allenato la consapevolezza.

La respirazione addominale è da sostituire a quella toracica che si lega all’ansia; aiuta a vivere gli eventi con lenti diverse, consente di viaggiare su una tavola da surf in mare, non possiamo rompere le onde, non possiamo cambiare loro la forma, dunque niente ansia inutile, possiamo però imparare a cavalcarle. La respirazione aiuta ad accompagnare e passare oltre, e, lo fa, consentendo di provare una profonda sensazione di benessere.

Allenare la respirazione allena la mente e, allenare la mente, allena la respirazione. Apprendere la corretta respirazione è fondamentale. Respirare tiene fermi al momento, al dove si è e a quello che si fa. La respirazione si può allenare in ogni momento della giornata, non temete, non se ne accorgerà nessuno mentre lo fate se non voi …

Consapevolezza, riassumendo con poche semplici parole: utilizzare il meglio di voi nel qui ed ora. Vi invito ad allenare la mente alla consapevolezza perché grazie ad essa potrete scoprirvi capaci di grandi cose.

Dr.ssa Loredana Borgogno
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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.