Pensavo di condurre io l’incontro e, invece, come spesso accade con i bambini, qualcosa di speciale cambia tutto, e cambia il setting. Ci tengo a non modificare le parole e a non correggere grammaticalmente, questa ricchezza merita di rimane tale!

Attendo l’ingresso della bambina, ho preparato un pò di materiale, ho in mente un lavoro, mentalmente ripercorro.
Lei entra, la mascherina copre il suo volto, ma non indebolisce questo la luce dei suoi occhi e l’entusiasmo che gli stessi sprigionano.
Accenna un timido abbraccio, si siede, dove lei sa, e, mi guarda. Percepisco qualcosa di “diverso”… non immagino cosa.

Bene cara, allora – avvio la seduta – come…” , lei mi interrompe e mi dice: “Loredana, prima che tu mi chieda qualcosa voglio farti una domanda io, se tu trovassi un orologio, una scopa e una mappa cosa faresti?”
Presa così alla sprovvista non posso che rispondere: “cara dimmi come mai questa domanda?

La verità? lo faccio perchè faccio (ripete) come fai tu con me, mi chiedi spesso di raccontarti una favola, così ho deciso che oggi lo chiedo a te di raccontarmi qualcosa, a me sono venuti in mente questi oggetti, e sono curiosa”piacevolmente stupefatta, sorrido, rispondo – “fammi pensare un attimo”. 

Dunque direi che posso immaginare che forse un signore – approfitta di una mia voluta pausa, e, subito parte –  Loredana ho capito ti aiuto io. Allora c’era una volta una bambina povera e quindi se era povera vuol dire che aveva un lavoro, si sai era una serva di un’altra bambina che invece era ricca sfondata […]

sai però non piangeva perchè anche se era obbligata a pulire lei era felice, si, proprio mentre buttava quello che aveva raccolto in casa con le mani, aveva trovato in un cassonetto un pezzo di carta tipo una mappa con disegnate delle strade e una vecchia scopa […] era stupita perchè secondo lei quelle cose non erano da gettare via, erano ancora in ottime condizioni e quindi lei era felice perchè si accorse che…”

Rapita dalla piccola, fremo di sentire la favola della mia eroina, la piccola eroina che mi guida ad emozionarmi e sognare!

“Poi – continua – il giorno dopo indovina mentre passeggiava per ritornare a casa dalla stradina di campagna ha trovato un orologio vecchio quelli che si portano nel taschino appoggia l’orecchio e si accorge che funzionava, la bambina pensa che secondo lei la scopa e l’orologio erano della stessa persona, sì siccome l’uomo butta via la scopa ancora buona, tornando a casa perde l’orologio.

L’uomo aveva abbandonato la scopa e l’orologio per dispetto è caduto a terra, la bambina è felice perchè pensa che qualcuno li ha lasciati a terra in modo che proprio lei personalmente li avrebbe trovati qualche altro signore voleva (sottolinea la parola con tono) che la bambina li trovasse perchè la scopa e l’orologio sono animati e finalmente potranno dare una mano a lei per avere una bella vita e non continuare ad essere una serva.

L’orologio muovendo le lancette la fa andare avanti nel tempo e indietro nel tempo e la scopa la può far volare in maniera che con l’orologio va indietro nel tempo e va avanti nel tempo quindi la scopa è come la befana la porta basta che gira le lancette la scopa la porterà avanti o indietro nel tempo…”

Vorrei dirle che cosa mi sta comunicando, vorrei dirle che sta esplorando sue infinite risorse, vorrei, eppure la sola cosa che desidero è ascoltarla.

“…e poi c’è la mappa, quelle stradine hanno un senso perché hanno una forma a X in cui la X servirà alla bambina che ogni volta che passerà per quella strada significa che dovrà percorrere tutta la X  per arrivare prima a casa della sua padrona. Quella X infatti non la farà mai arrivare tardi arriverà sempre puntuale in maniera che l’altra bambina quella ricca sfondata non la sgriderà e non le tirerà i capelli …

E poi un giorno  questi oggetti si animarono, diventarono delle persone, l’orologio si trasformò in un saggio con la barba argento, la scopa diventò un cavallo e praticamente quell’orologio e la scopa la portarono in un posto magicogli occhi si illuminano mentre racconta e credo anche i mieiin cui incontrò i suoi veri genitori praticamente accadde che i suoi genitori la ripresero indietro e dopo quel momento fu una bellissima vita, e poi quando la bambina diventò adulta avrà avuto un bambino e, la scopa e l’orologio li regala al suo bambino e ..vissero sempre felici e contenti”

Sento dentro me una gioia e una emozione che stento a contenere: “che bella favola! Sono davvero commossa, puoi spiegarmi cosa mi insegna questa tua bella favola, a proposito grazie del tuo aiuto, io non sarei stata così brava!”.

“Beh, insegna di non mai essere triste di fare quello che ti dicono gli altri anche se è una cosa che non ti piace e pensare che tu puoi fare quello che ti senti puoi vivere quello che vuoi fare te di non aiutare persone che ti vogliono solamente fare del male ma invece di cercare persone tipo l’orologio e il cavallo che sono persone che l’hanno aiutata davvero alla bambina a trovare di nuovo i suoi genitori quindi di non prendere amicizie o consigli da persone che alla fine non vogliono darti una mano ma ti vogliono soltanto tipo fare dispetti e di prendere aiuto solo da persone vere persone che magari un giorno diventeranno davvero le tue amiche”.

Non credo di poter, nè voler aggiungere altro. Grazie mia eroina, grazie perchè sei un esempio meraviglioso di … grande rinascita.

Loredana

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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.