Può sembrare strano che io parli di capacità, tuttavia spesso lo sportivo o il professionista, eseguono sommariamente e non correttamente l’autoanalisi (valutazione)del proprio operato. Si evidenzia ciò che è “evidente” non arrivando però a cogliere (non conoscendo i metodi) la reale differenza tra il prima e il dopo.
Per essere più precisa, non ci si focalizza su dettagli che apparentemente possono apparire superflui e che invece danno …grande valore a quanto ottenuto o non ottenuto. Il darsi un riconoscimento, ad esempio, a volte, avviene (inconsciamente) in modo che definirei quasi formale, come se ci si sentisse a disagio a scendere un pò più nel profondo e gioire VERAMENTE.
Analizzare cogliendo TUTTO di una propria prestazione ed inviarsi il giusto feedback costituisce rinforzo positivo e importante per la MENTE, funziona da propulsore per un successivo compito. Primo passo (come in un video di tempo fa illustrai) non parlare in termini di critica, perché di per sé questa parola manifesta l’immagine di “attacco” alla persona. Utilizzare invece valutazione o feedback, termini che suggeriscono una forma di attenzione al comportamento o alla situazione. La critica solitamente è generale, la valutazione è specifica. La critica porta al passato, la valutazione al futuro.
Per migliorare la capacità di auto valutazione è necessario partire dal dialogo e riconoscimento di TUTTI I CINQUE SENSI (visivo, auditivo, cinestetico, gustativo, olfattivo). La combinazione dei sensi consente mentalmente di riconoscere differenziare e trattenere quei segnali che contribuiscono al raggiungimento del SUCCESSO!
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