Come ben sappiamo una delle abilità che differenzia un atleta esperto da un atleta neofita è riuscire a mantenere la concentrazione e l’attenzione ad un elevato livello in ogni momento della sua prestazione e, padroneggiare, la capacità di ri-concentrarsi. Questo, in realtà, è un aspetto che vale per molte altre attività e professioni, quali manager (ruolo di grande responsabilità) coach, musicisti, maestri, ballerini, studenti, giornalisti, scrittori e, tante altre ancora. 

Sapere come e su cosa concentrarsi, e, su che cosa e per quanto tempo fermare l’attenzione, è cosa indispensabile al raggiungimento di un obiettivo preventivamente determinato o nell’esecuzione di un compito importante. Spesso assistiamo, in particolare negli sport fortemente legati ad un tempo prefissato di esecuzione (es: sport da combattimento, esibizioni pattinaggio, artistica, sci, giochi di squadra ecc…), a sconfitte a pochi secondi dalla fine del tempo consentito o ad errori proprio sul finire di una esibizione.

Condizione che, nella maggior parte dei casi, è imputabile ad un calo di attenzione e/o concentrazione; manca poco al termine, il pensiero sfugge a noi, ci si affida per la maggiore a quell’automatismo esperienziale che crediamo imbattibile o infallibile e, che, invece, tale non è. 
Cosa è successo? Non capisco come sia potuto succedere! Ma come ho fatto! Proprio alla fine! Non ci ho creduto abbastanza! Bastavano pochi secondi e…Non me ne sono reso conto…Che sfiga! Che idiota! “Ero stanco…errore di … Non ero in gara.. L’altro è stato.. Ho preso una botta e quindi…

Sono solo alcune della frasi più comuni che si sentono quando accade l’impensabile o meglio ancora l’inaspettato.Altro non è successo che una dispersione di energia mentale, il vampiro ha avuto il sopravvento. Il vampiro, così la definisco, è l’elemento distrazione.

         

Controllo distrazione equivale a prestazione elevata, non controllo della distrazione a prestazione di basso livello. 

La distrazione non perdona, succhia energia portando l’atleta fuori dal qui ed ora, fuori dalla zona del presente. L’atleta per un attimo è come indifeso, esce da quello che fa e, non fa più! 
Questo non significa che non possa esserci istinto o impulsività a guidare momenti di una prestazione, o, che, non possa esserci improvvisazione, anzi, uscire dagli schemi prefissati a volte è vincente; semplicemente si intende sostenere che la mente dell’atleta per un attimo perde forza, allenta e lascia andare energie preziose.

I vampiri nemici sono tanti e di origine differente: pensieri di precedenti vittorie o sconfitte, organizzazioni dubbie, forti rumori, dissapori famigliari o tra amici o colleghi, preoccupazioni lavorative, finanziarie, condizioni climatiche, ambiente. La distrazione è anche un cambio di programma gara, un’interruzione improvvisa, un ritardo, una dimenticanza, un errore arbitrale, l’assenza del coach. La distrazione è un potente vampiro di energia mentale che fa perdere la concentrazione e/o l’attenzione alla imminente o già avviata prestazione alla quale possiamo riparare se in possesso di un’ottima capacità di ri-concentrazione.

Qual è il vero potere della distrazione? Nessuno!, se non quello che noi diamo alla stessa. La distrazione è tanto potente quanto noi decidiamo che la stessa lo diventi. Il controllo della distrazione dipende solo da noi.

La concentrazione e l’attenzione (quest’ultima solo in parte fisiologicamente fuori dal nostro controllo volontario) sono l’unica barriera in grado di bloccare le conseguenze della distrazione; e, dipende solo da noi, renderle forti e utilizzarle al meglio. 
La distrazione è qualcosa che può insidiarsi in un qualsiasi momento della nostra giornata e in qualsiasi attività che si sta svolgendo; come proteggerci?

Semplicemente rimanendo nel “positivo”, semplicemente non andando ad utilizzare energia emotiva e fisica e mentale per qualcosa che non possiamo controllare perché al di fuori delle nostro spazio di azione, al di fuori di quello che adesso faccio.

Se la sede di gara viene cambiata all’ultimo momento, se la poule viene ristrutturata, se un malessere fisico inaspettato (influenza, febbre…) ci colpisce, nulla possiamo fare per impedirlo dunque inutile farci portare fuori strada da qualcosa che non possiamo controllare e che minaccia quanto per lungo tempo abbiamo preparato.

Preoccupazioni o tensioni non aiutano nella prestazione del qui ed ora e soprattutto non toccano in quel momento tutta la nostra vita! È un episodio, è un momento, è un fatto isolato è quella situazione.
Rimanere nel positivo! Come?  Vediamo alcuni metodi.

Portiamo la mente a ripercorrere o recuperare occasioni passate in cui non abbiamo consentito l’ingresso alla distrazione; c’è di certo tra i ricordi un episodio in cui abbiamo reagito, ci siamo ri-concentrati, in cui la capacità di “rientrare” in quello che “si fa” ha salvaguardato il nostro risultato. Utilizziamo quelle sensazioni e quelle immagini. 
Facciamo, altro metodo, subito qualcosa che ci fa stare bene, e raccogliamo il positivo del momento, in poche parole spostiamoci dal pensiero al fare!

Utilizziamo tecniche come la respirazione, il self talk, il luogo sicuro, un rituale, una parola, un movimento che sovrastino subito la distrazione. Affidati ad un esperto nell’apprendimento di queste, ad un professionista che ha la professionalità e soprattutto che è legalmente autorizzato a farlo.

Cosa puoi fare da solo
Prendi carta e penna, pensa ai vampiri più insidiosi per te, scrivili, leggili. Pensa alle risposte che più comunemente utilizzi, concretizzale in parole. Leggile con attenzione e poi pensa a crearti un forte antidoto, crea un nuovo canale positivo, un piano di ri-concentrazione che possa sostituire risposte non efficaci con risposte vincenti.

Allenati mentalmente ogni giorno, proprio come fai con il corpo o con il lavoro che svolgi.
Le tecniche mentali hanno necessità di tempi di apprendimento, di modifiche, di aggiustamenti, di fiducia, e di tutta la tua volontà, solo così risponderanno positivamente.

Ogni volta che il tuo nuovo canale funziona annotalo e memorizzalo. Se ad esempio guardare il tempo di gara è ciò che permette al vampiro di portarti fuori dal fare, recupera il tuo positivo, sostituisci, e utilizzalo subito. Ri-concentrati!

Prova mentalmente a realizzare come vorresti comportarti e poi passo per passo scrivi il tuo copione e recitalo! 
Walt Disney diceva: “se lo puoi immaginare lo puoi fare!”

Dr.ssa Loredana Borgogno

Per qualsiasi informazioni scrivimi: loredana@comunicare-insieme.com o visita il sito: www.loredana-borgogno-psicologa.com , troverai altre opzioni di contatto.

 

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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.