“È una mamma troppo apprensiva, è una mamma troppo debole, è una mamma iperprotettiva, é una mamma assillante, una mamma carabiniere, una mamma chioccia, una mamma troppo buona, è una mamma assente …”.
Quanti sono pronti a questo dire! Quanti l’hanno già fatto?
Ebbene mi domando: chi può decidere come una madre, vuole amare il suo piccolo?

La grande lezione della maternità è rendere insostituibile chi si ama, rendere unico il proprio figlio, che nelle mani della madre diventa realmente figlio unico”(Massimo Recalcati).
Queste, a parer mio, le parole che, meravigliosamente incarnano la potenza della figura materna. Il padre, colui che insegna il senso del lavoro, il senso della responsabilità, delle regole.
La mamma, a lei il compito più arduo. A lei spetta trasmettere il valore della vita, a lei insegnare cos’è l’amore, a lei insegnare come rendere onore al dono della vita. A lei disegnare l’opera d’arte che sarà unica!

E, sembra un compito da poco? Sembra un compito così facilmente programmabile, realizzabile?
La mamma ha mani forti, importanti, mani che trattengono una vita nella vita.
Sono mani che afferrano proprio nell’attimo in cui il piccolo sta per cadere.

Quando la mamma dà la mano, tiene a sé, passa amore, parla. Le mani sono come parole che, il bimbo comprende e sente bene.
In molti cadiamo nella trappola del pensare che ci sia meglio o peggio di quello che ha fatto o fa una mamma.
In pochi accettiamo di comprendere che una mamma fa quello che conosce, che sa, che può e che a sua volta ha appreso dalla sua di madre.

E, anche se ci sono state, e ci saranno mamme che non potranno insegnare amore perché a loro volta non l’hanno conosciuto, l’universo dell’amore materno rimane il più grande, il più luminoso, il più vero!
Non do dunque meno “punti” ad una madre assillante, o più punti ad una madre chioccia. Faccio il tifo perché tutte possano riuscire nel loro intento: rendere speciale il bambino.
Auguri a voi mamme!
Loredana
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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.