“Non ce la faccio Maestra”.
Le prime parole che bambini adolescenti (ma anche adulti) utilizzano per mascherare sfiducia, stanchezza, paura di deludere, di non riuscire, di fallire, di perdere.
Cosa fare?
Accogliere la paura, guardarli, lasciare che nostre parole di risposta lascino il posto ad esempi concreti.
Mostriamo loro quante volte anche noi grandi non riusciamo, cadiamo e quante volte possiamo decidere di rimanere a terra o decidere di risalire. Mostriamo loro come può essere differente il finale.
La difficoltà, il momento di crisi, la paura è come un’alzata di snatch.
Ti avvicini al bilanciere, lo guardi, hai paura, ti chiedi se oggi riuscirai a sollevarlo, sai bene le volte che hai mollato. Trattieni il fiato impugni e, via. Il bilanciere sale tutto sta andando bene sino a quando realizzi che la posizione è cambiata. Adesso sei tu sotto il peso, la difficoltà è sopra di te, schiaccia vuole farti cadere!
È il momento in cui le parole si fermano, è il momento in cui la forza del cuore della pancia del cervello si uniscono e pochi sono i millesimi di secondo disponibili per decidere: “non ce la faccio” o “vado”.
Prendi coraggio, decidi e, senti che le gambe lentamente risalgono senti che sei a metà, senti che l’ostacolo sta per svanire, la tua risalita è iniziata, la vittoria è possibile.
Ogni cammino ha le sue difficoltà le sue sconfitte le sue vittorie, è importante sapere che esiste il rischio e la possibilità di rimanere “sotto” ma esiste anche la possibiltà reale di risalire, di vincere il peso, di abbattere la difficoltà.
Nel momento in cui le gambe possono tradire, in cui sembra che tutto sia stato ancora inutile … se decidi se credi, arriva la sorpresa, la soluzione, la conquista.
Il Maestro non smette di esserci, non regge il peso al posto dell’allievo, quello è il suo peso è il suo percorso. Il Maestro si mette al suo fianco e dimostra cosa succede se ci si ferma o se si decide di risalire.
Decidere equivale a vincere indipendentemente dal risultato.
Il Maestro non parla, dimostra, non abbandona, non lascia che parole schiaccino.
Il Maestro rispetta la scelta dell’allievo anche quando lo stesso ha scelto di non sollevare il peso, è la sua vita è la sua scelta.
Il Maestro insegna a credere, educa al sacrificio, all’impegno e lo fa … rialzandosi.
Dr.ssa Loredana Borgogno
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