Quando concediamo o non concediamo coccole, gratificazioni, doni e quant’altro ad un bambino, dobbiamo fermarci un attimo e chiederci se lo facciamo o non facciamo perché seguiamo una nostra etica o se lo facciamo perché è conforme, convenzionale a quanto ruota intorno a noi.

La nostra motivazione a fare o non fare, dipende da nostre volontà, nostri pensieri, nostri desideri, nostri valori o, dipende dal fatto che è meglio armonizzarsi con quanto la società, la moda e i più dicono?
Cercare di cambiare un figlio è cosa veramente utile a lui, o stiamo cercando di modellarlo a nostro piacere?
I bambini nascono con una loro unicità, forse rallentare, forse smettere di stargli addosso, e passare a più apprezzamenti, gratificazioni, abbracci, preserva la loro autostima e li rende sicuri nel loro fare e pensare di oggi e di domani.

Invece di “confrontarli” con altro e altri (chi non lo fa? – siate onesti con voi stessi) o misurare le loro abilità in base ad un canone richiesto sociale, invece di volerli proteggere anche da quanto ancora non c’è, perché non farli sentire semplicemente “ok”?.
È l amore di pancia e di cuore di genitore che li preserva dai rischi, non volerli a tutti i costi come “qualcuno o qualcosa” lo richiede.

Quello che siamo e che facciamo noi comunica loro chi saranno e cosa faranno un domani, non quello che fanno o dicono altri.
Tutti i bimbi hanno un meraviglioso potenziale chi meglio del genitore può coglierlo! 💓
Loredana
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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.