È raro come genitore, come insegnante, come allenatore pensare di suggerire al proprio bambino, allievo, atleta, “oggi dedicati alla tua mente, prepara bene i tuoi pensieri … allena l’attenzione, pensa se …”. Più semplice, e, comune, è: “raccomando a te di fare bene tutto il programma di allenamento … Se vuoi vincere devi sudare, allenarti duramente…”.
Non si vuole mettere in discussione l’importanza di una preparazione fisica, tecnica, tattica, si suggerisce semplicemente di non dimenticare che tutto questo, ruota intorno alla mente.
Il corpo e la mente dialogano in continuazione 24h24. Il cervello dialoga con ogni nostra componente, muscoli, intestino, emozioni, cuore, ormoni. Tutto è più di tutto, tutto non è solo somma di tutto, ogni parte di noi, rimane grande e, tutto è meravigliosamente importante! Perché dunque non pensare alla forza della mente, perché dunque come genitore non posso suggerire a mio figlio di allenare anche la mente quando rincorre un sogno?
Pensare di utilizzare la mente significa (pur non essendo manifestabile) incoraggiare il bambino a migliorare la capacità di controllo, di creare, di decidere, di immaginare, di risolvere e tanto altro. A chi non piace che il proprio bambino magari si immagini come il suo eroe dei cartoni animati e si pensi sicuro e deciso come lui (perché questo accade il più delle volte)? Chi può impedirgli di inventare una soluzione per raggiungere il suo obiettivo? La formazione mentale può iniziare sin da piccoli come un “gioco”. La formazione mentale è una strada che si può percorre in tutta e per tutta la vita; migliora la qualità della nostra vita, che si intenda questa come vita famigliare, sportiva, professionale, fisica.
Come genitori, allenatori, insegnanti, è possibile aiutare i bambini ad abbracciare la formazione mentale; non è forse semplice come insegnargli il valore di muovere il corpo, tuttavia è fattibile. All’inizio potete incontrare resistenze, ma sono le vostre, non quelle del bambino! È normale, è una cosa nuova; alla fine però, come tutte le altre belle cose che avete insegnato ai vostri figli, anche questa piacerà a voi e arriverà a loro.
(https://www.google.it/search?hl=it&tbm=isch&source=hp&biw=1467&bih=829&q=genitorive+filgi+che+parlano&oq=genitorive+filgi+che…)
I primi a credere nella formazione mentale dobbiamo essere noi adulti, che abbiamo già sviluppato le nostre conoscenze e vinto i nostri scetticismi. Se non “mangiamo” come se fosse il pane quotidiano, la formazione mentale, noi per primi non raccogliamo i benefici che questa può dare a 360° e non possiamo passarlo ai nostri figli. Per i nostri bambini, la formazione mentale può essere un divertente gioco che nel loro domani di “adulto” farà la differenza!
Invito i genitori e allenatori ad essere proattivi e insegnare ai bambini la forza delle abilità mentali, invece di aspettare che incontrino spiacevoli esperienze o prestazioni deludenti. Come possono gli adulti educare i loro figli sulle abilità del “gioco” mentale (mi sia concesso di chiamare così la formazione mentale trattandosi di bambini)? In primo luogo, parlandone, facendo loro arrivare il messaggio che quando ascoltiamo bene i nostri pensieri e quando sappiamo portare un nostro pensiero nella giusta direzione, ci permettiamo di agire e reagire nel migliore dei modi agli eventi.
Un esempio, documentatevi, e, poi raccontate di atleti o personaggi della storia, o di persone di vostra conoscenza che hanno o hanno avuto la capacità di guidare la mente verso ciò che disiderano, senza farsi distrarre, capaci di accettare una sconfitta per poi arrivare ancora più in alto.
Un giocatore di basket che vince il tiro libero anche se prima ha fatto moltissimi errori. Un giocatore di hockey che non perde la concentrazione al tiro del rigore quando tutti i fans opposti fischiano. Un golfista che riesce a reagire con compostezza dopo aver perso eseguito un colpo cattivo. Un imprenditore (Walt Disney, Jobs …) che sono stati scartati e che poi hanno costruito il loro castello! Parlate ai vostri bambini come se raccontaste una favola e siate certi che in quel momento il vostro bambino sta imparando ad allenare la mente, capisce cosa si può fare quando le cose non vanno bene, “rimpicciolisce” la paura, il timore, si sente più forte, crea, sviluppa nella sua mente e con la sua “fantasia” la fiducia, mette a “fuoco” il suo valore.
Con l’adolescente o adulto paradossalmente è molto più complesso far comprendere la forza della mente. Paradossale perché se da un lato ha completato lo sviluppo fisiologico, dall’altra alza barriere come: “non ho bisogno di migliorare la mente, so benissimo cosa fare … sono forte …sono adulto, ho un vissuto che … conosco bene i miei pensieri … non sono un debole”. Personalmente devo dire che molte volte ho ascoltato queste parole ed altrettante volte ho semplicemente risposto: “si può sempre migliorare, esattamente come nella tecnica di un movimento … “. Formare, allenare la mente non è riconoscere una debolezza, ma darsi e dare un valore aggiunto.
Con i bambini è più semplice, perché loro sono in “crescita” sono in evoluzione e tante barriere non le hanno ancora costruite. Cosa certa però, è, che se noi per primi non diamo valore alla forza della mente e alla sua formazione, anche loro, che si affidano, che si fidano e credono in noi non lo faranno. Non dimentichiamo che i bambini osservano analizzano ogni cosa che facciamo o diciamo (se il mio allenatore, mia mamma, mio fa così, perché dovrei farlo io?) e poi traggono le loro conclusioni con i mezzi che loro hanno a disposizione.
I bambini conformazione “gioco” mentale possono diventare più consapevoli dei loro sentimenti o emozioni, delle loro capacità e del loro esser in grado di … Il duro lavoro e la dedizione sono importanti in tutto è vero, tuttavia nonostante questo sappiamo bene che non sempre le cose vanno come previsto.
È la nostra mente che ci guida sempre e comunque.
L’allenamento mentale è prezioso solo se ci crediamo e se crediamo che possa far bene ai nostri figli. Chi, e così concludo, non farebbe o darebbe al proprio figlio ogni possibile strumento perché possa crescere pronto a vivere ed affrontare al meglio, in autonomia, sicuro, sereno le sue sfide quotidiane?
Dr.ssa Loredana Borgogno
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