L’essere umano di per sé non è in grado di leggere oggettivamente la realtà così com’è, piuttosto accade che noi tutti esprimiamo giudizi e opinioni sulla stessa, dunque effettuiamo un’interpretazione. Quale il significato di questa premessa?
Quello che vedi della realtà, il significato che dai a ciò che osservi o “credi” di osservare, determina la qualità dei tuoi pensieri e della tua vita. Prima osservi, poi, sulla base di quanto osservato, costruisci pensieri, azioni, che a loro volta vanno ad influenzare e definire le tue prestazioni. I risultati ottenuti saranno sempre in correlazione con la tua visione della realtà con le tue interpretazioni. Se riesci ad avere una visione adeguata, reale e confortevole, della situazione che stai vivendo o che devi affrontare e, a darne il giusto valore nel momento, il tuo agire sarà congruo ed efficace; nella tua mente emergono aspettative coerenti che, una volta soddisfatte, ti portano appagamento.
Ogni volta che vivi un evento, allo stesso dai un significato. Questo significato determina il come ti pensi e ti vedi e vedrai in una data situazione, in più è in quel momento che tu decidi, in totale consapevolezza o inconsciamente come rispondere e come agire. Le interpretazioni date a priori, contestuali o a posteriori dell’evento, plasmano le tue emozioni, costruiscono il ricordo di quelle stesse emozioni, agiscono sui tuoi futuri obiettivi e sul tuo “come farò”, “sarò capace di”.
Esattamente questo accade ogni volta che ti trovi a rispondere ad una imminente richiesta di prestazione sportiva, ad un appuntamento importante, un esame, un colloquio di lavoro etc … Queste situazioni vivono del significato che tu hai dato loro. La prestazione che ne segue avrà il significato e il valore che tu hai deciso di darle e nel concreto risponderà a quanto da te voluto.
Non posso non ricordarti l’ormai ampiamente riconosciuto fenomeno psicologico chiamato Self-fulfilling Prophecy, ovvero quella da noi conosciuta come la profezia che si autoavvera, secondo cui le cose di cui siamo convinti tendono a manifestarsi. In pratica, se siamo convinti di un qualcosa, quel qualcosa è molto probabile che accadrà. E, siamo convinti, include non solo quello di cui siamo consapevoli, ma anche tutto quel materiale cognitivo di cui non siamo consapevoli e che noi stessi abbiamo provveduto ad archiviare come vero.
Dire “ce la posso fare” quando intimamente l’interpretazione e successiva intima emozione che hai costruito nel tempo sostiene il “credo di fallire”, sarà inefficace e, molto probabilmente, ti restituirà in quell’occasione un esito non positivo. Questo non è altro che l’autosabotaggio mentale. Se nell’intimo mentale c’è realmente “sono convinto di farcela” la possibilità di riuscirci sarà molto più elevata, questo perché ti dai, e ti apri, all’opportunità di riuscire allontanando il sentimento di scoraggiamento derivato da precedenti insuccessi.
Giudicare esclusivamente ingiusto o negativo un tuo vissuto spiacevole può toglierti l’opportunità di scegliere incondizionatamente “cosa fare domani”. Umano è sentirsi delusi di fronte a qualcosa che non è andato bene, altrettanto però è corretto e razionale riconoscere che non esistono certezze, poiché tutto nella vita, è soggetto e influenzato anche da fattori esterni non dipendenti dalla nostra volontà.
Riconosci a te stesso che tutto offre delle opportunità e, che, sta solo a te a coglierle.Se vedi ogni cosa come opportunità, impari ad agire più creativamente, ti rendi conto che tocca a te impegnarti al fine di creare la prestazione che tu vuoi. Una volta che realizzi una visione obiettiva di quanto vuoi, senza pretese infondate, vivi meglio ciò che fai, più serenamente e attivamente, e anche i risultati saranno più efficaci.
Lavorare sull’autosabotaggio mentale cambia il tuo agire, il tuo pensare e, il tuo ottenere!
Dr.ssa Loredana Borgogno
Per qualsiasi informazione puoi scrivermi a: loredana@comunicare-insieme.com o visita il mio sito www.loredana-borgogno-psicologa.com dove troverai altre opzioni di contatto.