Perchè questo titolo? Perché quando ci si avvicina professionalmente ad un atleta (tecnico, manager, genitori di figli sportivi …) la prima cosa da tener ben ferma è che prima di tutto si lavora con la PERSONA, nessuna leggerezza è consentita. Il benessere ed equilibrio psico fisico dell’altro è obiettivo unico e primo.
Perchè questo post? Perchè ho avuto occasione di parlare con una persona circa una sua esperienza negativa di preparazione mentale. Questo dispiace molto perché, a causa di chi si improvvisa in professioni emergenti o alla moda, chi ne fa le spese sono poi i professionisti seri e qualificati.

Premetto che la precisazione che mi accingo a fare ha quale unico scopo quello di informare e non polemizzare. È bene sapere che le condizioni sociali di oggi consentono a chi lo vuole di muoversi liberamente nel mercato del lavoro e svolgere o creare in autonomia professioni anche se non regolamente e/o concretamente riconosciute. Si possono frequentare corsi brevi di ogni tipologia per poi decidere di svolgere l’attività ad essi legata. Situazione questa che oltre a creare confusione tra gli utenti perché giustamente non capiscono più “chi fa cosa, o, chi può fare cosa…” non consente controlli sulla reale preparazione del professionista (esami, stage, tirocini, specializzazione…).

Con questo non voglio far passare il messaggio che questi brevi corsi siano negativi, anzi, possono rivelarsi una valida integrazione o specializzazione laddove presente però la formazione di base obbligatoria. Non credo che questi possano sostituire un percorso di anni e anni di studio ed esperienza. Chi richiede una preparazione mentale, qualunque sia l’attività che svolge, mette la propria PERSONA e ciò che fa e come lo fa nelle mani dell’altro, si affida, si fida dell’altro. Fiducia questa che non può esser disattesa per e all’interno delle proprie competenze.

Seguire e preparare mentalmente, implica aver padronanza e conoscenze psicologiche che si acquisiscono solo con un percorso formativo in psicologia. A questo vanno aggiunti Master di specializzazione (il cui ingresso è consentito solo a chi in possesso di titolo universitario) e, valore aggiunto (ma non obbligatorio) un’esperienza agonistica di medi alti livelli. Questo perchè laddove si individuino disagi si conoscono metodologie per andare incontro alla persona in modo adeguato proteggendolo e non consentendo agli stessi disagi di ostacolare il percorso di atleta o nel lavoro.

Vorrei inoltre ricordare che le professioni oggi “regolarmente” autorizzate ad utilizzare test psicologici, o tecniche specifiche come ipnosi, Emdr, etc… rientrano in ambito medico, psicoterapeutico, psicologico. Consiglio dunque che mi sento di dare è di non scegliere con leggerezza il professionista a cui ci si affida. La preparazione specifica non esclude il rischio di errore questo è certo, tuttavia è di gran lunga meno probabile che si incontrino “guru” improvvisati.

#psychoborg
#comunicareinsieme
#allenamentomentale

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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.