La rabbia, la violenza credo siano non tanto il risultato di un conflitto causato dall’istinto della “nostra natura primitiva”,quanto dal nostro intelletto. L’intelligenza umana si è sviluppata più velocemente di tutto quanto la circonda.
Suggerisco dunque la pratica dell’arte marziale che a mio parere può ricondurre equilibrio facendo sì che, laddove ci sia stato un cattivo uso dell’intelligenza, sia l’intelligenza stessa direzionata per altra via per trovare nuovi modi di superare conflitti e cattiveria.
Se accompagniamo conoscenza con educazione potremmo imparare a rispettare molto di più ciò che gli altri sono.
Ritengo che praticare l’arte marziale correttamente, con passione sacrificio e fiducia conduca a dialogare con la parte migliore di noi stessi.
Il Maestro ha una grande responsabilità nei confronti del suo allievo. È un modello, è un esempio. Il Maestro implicitamente stringe un patto con l’allievo che personalmente esprimo cosi:
“il mio dovere è dare il meglio di me per te, è darti quanto più sono in grado di darti, è passare tutta la mia conoscenza a te; il tuo allievo, è quello di ascoltare e accogliere il tutto con rispetto e apertura. È rendere tutto più prezioso utilizzandolo al meglio per raggiungere il tuo equilibrio”.
Il Maestro dunque, che permette alla “natura umana” di prendere il sopravvento, è colui che pur avendo conoscenza direziona l’intelletto per vie errate.

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Dimmi, ti ascolto, mentre tu cammini verso il tuo cambiamento... Psicologa, dopo un passato di atleta di livello mondiale, ho sentito che era giunto il momento di dedicare le mie energie, la mia passione, a chi vuole cambiare, a chi sente di voler superare l' "avversario" nascosto che oggi non gli consente di andare verso il suo traguardo.